martedì 4 settembre 2012

Abbiamo da imparare?

Parliamo tanto di sostenibilità, che il trasporto privato è una delle cause principali del riscaldamento globale e del prossimo cataclisma climatico, che dovremmo passare a forme collettive di mobilità: car-sharing o taxi on demand.
Sono anni che vado in Asia, le prime volte che vedevo i Tuc-Tuc (che non sono biscotti, ma una specie di Apecar per il trasporto delle persone) mi mettevo a ridere.
Con il passare del tempo ho potuto costatare quanto è efficiente questo tipo di trasporto: un piccolo motorino per andare a 40-50 all’ora (magari se fumasse di meno sarebbe anche decisamente meglio) che muove un veicolo agile e leggero per 3-4 persone. Va dovunque per 2 lire, a volte si condivide il viaggio con molta naturalezza.
Mi chiedo se ci fossero degli pseudo Tuc-Tuc a Sulbiate, ad Aicurzio, a Bernareggio, a Mezzago, a Bellusco… non sarebbe una bella cosa? Penso agli anziani che devono andare in posta, ai giovani che se non usano l’auto non si muovono, alle signore che vanno al mercato, in pizzeria si può bere una birra in più …. Si telefona o si alza la mano in strada e via. L’auto rimane a casa. Qualche persona che purtroppo ha perso il lavoro magari lo farebbe anche volentieri il servizio!